Cheryl Iden Shaw, ingegnere biomedico di Harvard, ha pubblicato i risultati di un suo studio sugli effetti dei telefoni cellulari su venti diverse apparecchiature elettromedicali, molte delle quali usate nei reparti di rianimazione. La ricerca ha rilevato che i terminali procurano interferenze sui dispositivi utilizzati per la ventilazione polmonare e la respirazione assistita dei pazienti sottoposti alle procedure post-operatorie di rianimazione. Nei casi più rilevanti queste interferenze hanno causato spegnimenti e accensioni improvvise dei dispositivi elettromeccanici e falsi allarmi da parte dei sistemi elettronici che allertano il personale medico in caso di arresto cardiaco. Per evitare questi effetti, dice il ricercatore è necessario restare a una distanza di poco più di 30 centimetri dalle apparecchiature. (p.d.a.)
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