Piccoli cambiamenti, grandi danni

Gli ecosistemi sono talmente vulnerabili che anche minimi cambiamenti ambientali o l’estinzione di specie non ritenute importanti possono danneggiarli irreversibilmente. Questa la conclusione di due diverse ricerche del Dipartimento di Zoologia della Oregon State University, pubblicate dalle riviste Science e Nature. Secondo il primo studio, anche le piccole variazioni nella temperatura degli oceani metterebbero a rischio la zona interditale, il tratto di costa che viene periodicamente coperta e scoperta dal mare con il succedersi delle fasi della marea, e che ospita piccoli organismi, echinodermi, molluschi e crostacei. Il riscaldamento, dunque, potrebbe avere sugli ecosistemi impatti sconvolgenti e sottostimati. Il secondo studio, invece, sottolinea la necessità di preservare anche le specie minori, e non solo quelle attualmente ritenute importanti, per salvaguardare la salute e la funzionalità degli ecosistemi. (r.l.)

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