Piccoli esperimenti chimici

    Herbert W. RoeskLa chimica in miniatura. Fare esperimenti con piccole quantitàZanichelli, 2002pp. euro 18,80“Se vuoi costruire una nave, non limitarti a convocare gli uomini per procurare il legname e distribuire i compiti, ma insegna loro a desiderare il mare infinito”. E’ con questa citazione di Antoine de Saint-Exupery, l’autore de “Il piccolo principe” che Herbert W. Roesky inizia il suo libro dedicato alla didattica della chimica. Un piccolo volume scritto in modo semplice e accessibile che permette un po’ a tutti di avvicinare una materia solitamente poco apprezzata ma che, se è insegnata nel modo giusto, può risultare anche molto affascinante. Il metodo giusto per Roesky è proprio quello suggerito da Saint-Exupery, secondo cui l’unico modo per lasciarsi coinvolgere dalle cose è quello di guardare il mondo con lo stesso spirito curioso e stupefatto del suo personaggio più famoso. Così, nelle pagine del suo libro, Roesky descrive esperimenti e racconta aneddoti sull’idrogeno, l’azoto e il carbonio e narra di come sono state scoperte alcune delle classi di sostanze considerate fondamentali come i carboidrati, le ammine e gli alcooli. In questo breve volumetto edito da Zanichelli, si possono trovare tutte le istruzioni necessarie – sostanze e attrezzatura comprese – per riprodurre in casa il gas tonante o per creare in provetta un albero di zinco. Si può imparare come fare a riconoscere i diversi elementi organizzando delle facili reazioni chimiche o, più semplicemente, si possono studiare i principi di base della chimica come l’equilibrio acido-base e le reazioni di ossido-riduzione. Ma non è tutto. Perché assieme alle minuziose descrizioni degli esperimenti, nelle pagine di “La chimica in miniatura” troviamo anche citazioni, curiosità e le storie di come sono state fatte le più grandi scoperte della chimica. Informazioni sicuramente utili per ricordare ai giovani lettori che le conoscenze nei vari campi del sapere non sono altro che il frutto del duro lavoro degli scienziati del passato. Così nella breve nota che precede il capitolo sull’idrogeno, l’autore ci racconta di come Lord Cavendish alla fine del XVIII secolo scoprì la composizione dell’acqua e, nelle pagine dedicate all’ossigeno, ci descrive i vari nomi e forme che venivano attribuite a questo elemento prima che Antoine Lavoisier caratterizzasse il processo di combustione. Pillole di scienza mescolate a pillole di storia, informazioni brevi e puntuali che possono risultare utili sia ai giovani sperimentatori che ai loro professori i quali potrebbero trarre, da questo agile libricino, dei validi spunti per rendere le loro lezioni meno noiose. Il perché sia così importante insegnare e conoscere bene la chimica viene ricordato da Manfred Eigen, professore di chimica a La Jolla, in California, e autore della presentazione del libro: “Nel nostro mondo materiale tutto ciò che ci circonda è chimica, anche noi e tutto quello che pensiamo […]. Perché la chimica non è solo quello che puzza e scoppia”.

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