Più magre, più belle? Dipende

Magre, vita sottile, fianchi larghi. Così sono fatte le donne che piacciono agli uomini. Non a tutti, però. Secondo uno studio pubblicato sull’ultimo numero di Nature, le scelte maschili sarebbero influenzate dalla cultura di appartenenza, oltre che dall’evoluzione. La classica silhouette femminile, con un basso rapporto vita-fianchi, non sarebbe altro, né niente di più, quindi che un modello occidentale di bellezza. Infatti, nelle popolazioni non ancora colonizzate dal “primo mondo”, come quella della dei Matsigenka, gli indigeni del Perù sudorientale studiati dai ricercatori dell’Imperial College britannico del Berkshire e dai loro colleghi di Berkeley, al contrario hanno più successo donne più robuste e con un alto rapporto vita-fianchi. Ma perché queste differenze? Gli studiosi ipotizzano che, mentre nelle società non industriali gli uomini che decidono di sposarsi hanno la possibilità di accedere a informazioni dirette sullo stato di salute, sulla storia familiare e sulle qualità più intime delle loro potenziali compagne, i maschi delle nostre società incontrano quotidianamente delle estranee, di cui generalmente non sanno nulla. Per questa ragione, nelle loro scelte, sarebbero più dipendenti dall’aspetto fisico. (t.s.)

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