UNA TRIANGOLAZIONE virtuosa che può portare a una migliore gestione di una malattia dolorosa e devastante come la schizofrenia. È quella che si deve creare fra medico, paziente e caregiver per favorire un dialogo sincero sul trattamento: Funziona? Il paziente riesce a seguirlo? I familiari vorrebbero una gestione diversa? Parlare fin dalle prime visite, una volta stabilita la diagnosi, delle possibili opzioni aiuta a chiarire i dubbi e decidere insieme la terapia più appropriata per ogni singolo paziente. Lo sottolineano i dati di “Open Minds”, indagine promossa da Janssen in otto Paesi europei fra cui l’Italia, e condotta su 347 psichiatri, che evidenzia però anche come questo dialogo vada maggiormente cercato.
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