Categorie: Società

Premio Merck, un ponte tra scienza e letteratura

Il 14 luglio, nella splendida cornice di Villa Miani, si è svolta la cerimonia di premiazione del rinomato Premio Letterario Merck, giunto ormai alla sua tredicesima edizione. Un riconoscimento dedicato a saggi e romanzi, e assegnato agli autori che sono riusciti, grazie alle loro opere letterarie, a fare da ponte tra scienza e letteratura.

Ad aggiudicarsi il premo, quest’anno, sono stati David Quammen, con ‘Spillover’ (Adelphi 2014), e Maylis De Kerangal, con ‘Riparare i viventi’ (Feltrinelli 2014). Il primo è un viaggio nel mondo delle zoonosi, frutto di sei anni di ricerche. Il libro analizza gli agenti patogeni che negli ultimi trent’anni hanno ucciso trenta milioni di persone, dal virus dell’Aids fino ad Ebola. ‘Riparare i viventi’, invece, è una storia che racconta le diverse fasi di un trapianto di cuore, dal momento in cui Simon perde la vita in un incidente in automobile fino a quando il suo cuore riprende a battere nel petto della cinquantenne Claire, restituendole così la speranza.

È stato assegnato, inoltre, un premio speciale a Nicola Piovani per “Epta”, una suite orchestrale per sette musicisti che eseguono un ciclo di sette movimenti, scanditi da sette interventi di voci registrate che recitano frammenti di varia derivazione ispirati al numero sette, al suo fascino nella tradizione mitologica, poetica, biblica e nella matematica.

Durante la serata sono stati premiati anche i tre racconti vincitori della 9a edizione del concorso di scrittura creativa “La scienza narrata” per studenti delle scuole superiori di tutta Italia. Un progetto volto a favorire la contaminazione tra cultura scientifica e cultura umanistica, tramite la forma espressiva del racconto breve. I tre vincitori sono: Luca Morelli del Liceo scientifico XXV Aprile di Pontedera, primo classificato con il racconto “Non dire gatto se non ce l’hai nella scatola”, Chiara Pacifico del Liceo scientifico Cavour di Roma, seconda classificata con il racconto “Il libro di Lilavati”, e Chiara Martucci del Liceo scientifico Salvatore di Giacomo di Napoli, terza classificata con il racconto “Mura bianche”.

Credits immagine: splorp via Compfight cc

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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