Pronti a bombardare la sabbia

La peggiore tormenta di sabbia degli ultimi anni sta riversando su Pechino una quantità di polvere proveniente dal deserto del Gobi pari a circa 300 mila tonnellate. Si tratta di un’emergenza per la popolazione. L’ospedale Chaoyang della capitale ha reso noto che il numero di pazienti ricoverati al pronto soccorso per problemi a polmoni, occhi e pelle è triplicato. Per rispondere alla crisi, il governo cinese si prepara quindi a un “bombardamento” chimico. L’Ufficio centrale di meteorologia cinese intende bombardare la nube con ioduro d’argento e altre sostanze, in modo da innescare una reazione che la faccia alzare e dissolvere. Fenomeni del genere non sono nuovi per la Repubblica Popolare, ma, secondo gli ecologisti, la loro entità si sta accentuando a causa delle deforestazioni e dello sfruttamento eccessivo del territorio. Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ha reso noto che la piaga colpisce il nord-est dell’Asia almeno cinque volte più frequentemente rispetto agli anni Cinquanta e si prevede che peggiorerà con il progredire della desertificazione. I meteorologi intervistati dal China Daily mettono in guardia anche sugli effetti della nube sulla salute perché le polveri, passando sopra le regioni industrializzate, possono caricarsi di metalli pesanti e di sostanze potenzialmente cancerogene. L’istituto per l’ambiente coreano denuncia infatti che le polveri del Gobi uccidono fino a 165 persone ogni anno, soprattutto anziani e soggetti con problemi respiratori, ma generano altre malattie in quasi due milioni di persone. (t.m.)

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