Pulsar part-time

Una nuova pulsar è stata scoperta grazie al radiotelescopio Lovell dell’osservatorio di Jodrell Bank dell’Università di Manchester. Si tratta in realtà di una pulsar molto particolare, che grazie alle sue anomalie, aiuterà a spiegare come mai tali stelle si comportano come veri e proprio orologi cosmici. Come gli astronomi inglesi riportano su Science Express, la stella, bollata con la sigla PSR B1931+24 , pulsa solo per una parte del tempo. Le pulsar sono stelle di neutroni molto dense e fortemente magnetizzate, nate dalle violente esplosioni di stelle supermassive. La loro stabile e rapidissima rotazione le rende precisissimi fari di onde radio. Anche se non è ancora chiaro agli scienziati come ciò avvenga. La nuova pulsar è unica nel suo genere in quanto alterna periodi di attività, della durata di circa una settimana, a periodi di circa un mese di inattività, in cui non può essere rilevata dalle strumentazioni astronomiche. Nella sua fase “on”, ovvero di attività, sembra rallentare molto più di quanto non faccia nella fase “off”. L’azione frenante potrebbe essere legata all’emissione radio, ai processi che la creano e ad un vento di particelle che abbandonano la stella togliendole energia rotazionale. Ciò che gli astronomi hanno dimostrato è che il numero di particelle necessarie a provocare un tale rallentamento è molto vicino, con un margine del 2 per cento, a quello ricavato teoricamente. La pulsar anomala, secondo gli autori dello studio, aiuterà a comprendere e confermare alcune fondamentali teorie sulla natura di questi oggetti cosmici. (i.a.)

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