Non c’è ghiaccio sulla Luna. Le speranze di colonizzare il nostro satellite sfruttando gli enormi ammassi di ghiaccio sotterraneo per ricavare ossigeno e idrogeno per la sopravvivenza, per il momento, restano un’illusione. Nuovi segnali radar hanno infatti rivelato che ciò che sembrava un enorme ammasso di ghiaccio presente al di sotto del cratere Sheckleton sul lato oscuro della luna, è in realtà un terreno impervio e totalmente arido.
Ad affermarlo è Donald Campbell della Cornell University di Ithaca (New York) in un articolo apparso su Nature questa settimana. Campbell e i suoi colleghi hanno inviato segnali radar sulla Luna dal radiotelescopio di Arecibo (Portorico) e i loro segnali riflessi sono stati catturati dal radiotelescopio Green Bank nel West Virginia. Secondo Campbell, i segnali provenienti dal cratere Shackleton hanno le stesse caratteristiche di quelli provenienti dal cratere Shomberger il quale risulta completamente arido a causa dell’esposizione al sole.
Le tracce di ghiaccio sul lato oscuro della Luna sarebbero quindi disperse all’interno della roccia polverizzata e non disposte in ammassi. Precedentemente il cratere Shackleton era stato indicato dagli scienziati come un probabile contenitore di ghiaccio a causa della sua posizione sul lato in ombra del nostro satellite, e soprattutto per il fatto che i segnali riflessi dal suo cratere avevano lo stesso tipo di polarizzazione dei segnali riflessi dal ghiaccio. Un tipo di polarizzazione, tra l’altro, molto simile a quella riflessa dai terreni aridi, come quello che sembra essere il cratere Shackleton. (s.m.)