Categorie: Salute

Gli e-reader vi fanno dormire male

In molti la considerano una sana abitudine: leggere qualche pagina di un buon libro prima di addormentarsi. Ma la differenza potrebbe farla quel libro, e non tanto nel genere o nel contenuto, quanto nel formato. Uno studio della Brigham and Women’s Hospital (Bwh), pubblicato su Pnas, mette in guardia, infatti, contro i lettori che emettono luce: rispetto ai libri tradizionali potrebbero influenzare negativamente il sonno, i ritmi circadiani e la nostra soglia di vigilanza la mattina dopo.

A finire sotto accusa è la luce a breve lunghezza d’onda, la cosiddetta luce blu, emessa da alcuni dispositivi usati per leggere i libri digitali (i ricercatori parlano di “electronic book on a light-emitting electronic device”, LE-eBook). La luce infatti è importantissima per mantenere sincronizzato il nostro orologio biologico interno con la notte e il giorno e quella emessa dai dispositivi elettronici come i lettori retroilluminati (iPad, iPhone, Kindle Fire e Nook, per esempio, ma non il Kindle con inchiostro elettronico), come mostrato già in precedenza, sopprime la produzione di melatonina, la molecola che regola il nostro ciclo di sonno-veglia.

Per indagare meglio gli effetti prodotti dalla lettura elettronica attraverso dispositivi retroilluminati sulla qualità del sonno e sulla salute in generale, i ricercatori hanno osservato il comportamento e analizzato i livelli di melatonina nel sangue in 12 soggetti, che per 5 giorni (in laboratorio) hanno letto un libro cartaceo prima di dormire e per altri cinque (sempre in laboratorio) uno in formato elettronico su iPad.

Gli scienziati hanno così osservato che, quando la lettura avveniva su iPad (ma spiegano che gli stessi effetti si avrebbero per altri dispositivi che emettono luce blu, come altri smartphone e tablet) la produzione di melatonina diminuiva, le persone impiegavano più tempo ad addormentarsi, la fase Rem del sonno durava meno e la mattina inoltre le persone tendevano a svegliarsi più stanchi, rispetto a quando leggevano su carta. Charles Czeisler, a capo dello studio, ha commentato così i risultati parlano alla Bbc: “La luce emessa, nella maggior parte dei casi, risplende direttamente negli occhi del lettore, mentre con un libro stampato o con il Kindle originale, il lettore viene esposto solo alla luce riflessa dalle pagine del libro”.

Insomma tutto questo è abbastanza, avvertono gli esperti, per chiedersi quali siano gli effetti a lungo termine dell’utilizzo di questi dispositivi, a maggior ragione oggi che alcuni studi suggeriscono il ruolo che la mancanza di sonno può avere nell’insorgenza di problemi cardiovascolari, obesità e cancro.

Credits immagine: jblyberg/Flickr CC

 

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

Articoli recenti

Sesso e genere: le differenze sono anche nel cervello

Conoscere le differenze è importante per sviluppare trattamenti farmacologici per uomini e donne con dosaggi…

4 giorni fa

Mip-C: cosa sappiamo sulla nuova malattia legata al coronavirus

A scoprirla è stato un team di ricerca internazionale, secondo cui la nuova sindrome può…

5 giorni fa

La plastica che si autodegrada grazie alle spore batteriche

Per crearla, i ricercatori dell'Università della California di San Diego hanno utilizzato spore batteriche di…

6 giorni fa

I misteriosi dodecaedri romani che nessuno sa a cosa servissero

I piccoli oggetti di bronzo continuano a spuntare nei siti archeologici di mezza Europa. L’ultimo…

7 giorni fa

Quel movimento che ci rende umani

Allontanarsi e avvicinarsi, protendersi e ritrarsi, sono aspetti primordiali della relazione tra sé e altro…

1 settimana fa

“Così insegniamo agli studenti il benessere mentale”

Coltivare il benessere psicologico per una delle categorie più stressate d’Italia, gli universitari: il programma…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più