Categorie: Spazio

Quanti batteri sulla Stazione spaziale internazionale!

C’è vita nello Spazio? Sì, decisamente moltissima, almeno all’interno della Stazione spaziale internazionale (Iss). E non parliamo solo dei sei astronauti che in questo momento si trovano in orbita sopra di noi. Uno studio appena pubblicato su Microbiome, riporta i risultati delle analisi condotte su campioni di polvere raccolti a bordo della Iss che hanno evidenziato la presenza di numerosi altri abitanti. I compagni di viaggio degli umani sono soprattutto batteri, attinomiceti in particolare, in numero maggiore di quanto ci si potesse aspettare.

I germi identificati sono presenti normalmente sulla nostra pelle e, in condizioni normali, non sono in grado di provocare malattie. All’interno della Iss, tuttavia, esistono condizioni molto particolari e radicalmente diverse da quelle terrestri. Questo in conseguenza della microgravità, delle intense radiazioni provenienti dallo Spazio e dell’elevata concentrazione di anidride carbonica.

Interessante è la tecnica utilizzata dai ricercatori del Jpl (Jet propulsion laboratory) per valutare il tipo e il numero di batteri presenti. È stata infatti sfruttata un’avanzata metodica di sequenziamento del Dna che consente di ottenere il risultato voluto con rapidità e precisione maggiori rispetto alle tradizionali procedure di analisi microbiologica. “Il rilevamento dei microorganismi presenti a bordo della Iss”, ha spiegato Kasthuri Venkateswaran, prima firma dello studio americano, “ci consentirà di tracciare un quadro più affidabile della comunità microbica che vi si trova, e ci aiuterà a mettere a punto strategie di prevenzione non solo delle infezioni a carico degli astronauti ma anche dei potenziali danni che gli stessi microorganismi potrebbero causare alle apparecchiature installato a bordo”. Si tratta di uno scenario interessante da studiare sia per gli astronauti di oggi che per quelli di domani che si troveranno ad affrontare missioni di lunga durata sulla Luna e verso Marte.

Riferimenti: Microbiome doi:10.1186/s40168-015-0116-3

Credit foto: NASA

Gianluca Casponi

Meteorologo a tempo perso, insonne a tempo pieno. Potenziale medico. Mancato astronauta. Mancato pilota. Ora giornalista perché così posso fare tutto insieme.

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