Quanto è sicuro quel mais?

Nuovi dubbi sulla sicurezza del mais Bt. Uno studio curato da Gilles-Eric Séralini del Criigen (Comitato per la ricerca indipendente sull’ingegneria genetica) in via di pubblicazione su Archives of Environmental Contamination and Toxicology presenta infatti una nuova interpretazione di vecchi dati sulla tossicità animale del mais MON863.

Si tratta di un mais prodotto dalla Monsanto e modificato geneticamente per esprimere una tossina che protegge la pianta da alcuni parassiti. La ricerca, che verrà pubblicata sul numero di maggio della rivista, ma i cui risultati sono stati anticipati da Greenpeace, ha riesaminato i dati di uno studio condotto dalla stessa Monsanto al momento della richiesta di autorizzazione alla messa in commercio, concessa in Europa nel 2005.  

I dati riguardano topi alimentati o con MON863, in diverse proporzioni, o con mais non modificato. Quello studio aveva sì evidenziato cambiamenti a livello renale ed epatico nei topi alimentati con mais Gm, ma quei cambiamenti erano stati considerati di nessuna rilevanza patologica. I dati completi dello studio erano inizialmente rimasti segreti,  ma dopo l’autorizzazione al commercio un tribunale tedesco aveva imposto la divulgazione dei risultati completi, non elaborati statisticamente.

Ora Séralini e colleghi li hanno riesaminati utilizzando diversi metodi statistici, e mostrano che nei topi alimentati con il mais modificato si osservano variazioni, piccole ma legate al dosaggio, sulla crescita: i maschi pesavano il 3,3% in meno, le femmine il 3,7 per cento in più. Inoltre diverse misure indirette, come l’aumento dei trigliceridi (dal 24 al 40 per cento in più nei topi femmina) e la minore concentrazione di fosforo e sodio nelle urine (del 31-35 per cento nei topi maschi), indicano la tossicità per il fegato e i reni del mais Gm.

Secondo le conclusioni degli autori, serviranno esperimenti più estesi per dare risposte definitive, ma “in base ai dati attualmente disponibili non si può affermare che il mais Gm MON863 sia un prodotto sicuro”. (n.n.)

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