Quegli oggetti che rapiscono lo sguardo

Catturare l’attenzione è più facile se nel campo visivo ci sono oggetti che si possono afferrare. Lo ha dimostrato uno studio condotto presso il Center for Cognitive Neuroscience di Dartmouth, USA, e pubblicato su Nature Neuroscience. Il gruppo di ricercatori, guidato da Todd C. Handy, ha analizzato i due diversi processi visivi che operano nel cervello: la percezione, che permette di identificare gli oggetti, e l’azione, cioè il movimento relativo a ciò che si vede. E ha scoperto che i due meccanismi possono essere strettamente collegati. Oggetti come cacciaviti, forchette o penne, che si possono impugnare, attirerebbero l’attenzione visiva stimolando automaticamente anche l’azione. Servendosi dell’elettroencefalogramma, i neurologi hanno rilevato infatti che l’attività cerebrale aumenta in presenza di arnesi afferrabili rispetto a oggetti di altro genere. E per di più hanno constatato che l’effetto è maggiore se l’arnese si trova sul lato destro dell’individuo sottoposto al test. In questo caso infatti si ha l’attivazione dell’area del cervello deputata al movimento. Adesso i ricercatori vogliono capire se l’essere mancini o destri possa influenzare in qualche modo la visione e il movimento. (v.n.)

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