Quei mancini dei canguri

I canguri preferiscono la sinistra. Uno studio pubblicato su Current Biology evidenzia, infatti, come questi mammiferi appartenenti alla famiglia dei macropodidi (ordine dei marsupiali), privilegino un arto rispetto all’altro nelle loro attività quotidiane: proprio come fanno gli esseri umani. E quell’arto sembra essere, almeno in generale, il sinistro.

Lo studio, che ha riguardato sette specie di circa le 60 che costituiscono la famiglia dei macropodidi, è stato il primo a studiare la lateralità (intesa come preferenza per un lato del proprio corpo) nei canguri selvatici, mettendo in discussione la tesi che sia, tra i mammiferi, una caratteristica appartenente solo ai primati.

Infatti, Yegor Malashichev della Università Statale di S. Pietroburgo, uno degli autori dello studio, spiega come nella valutazione della lateralità con una scala specifica utilizzata solitamente per i primati, i canguri abbiano ottenuto il massimo del punteggio. Inoltre, continua il ricercatore, tra le specie di canguri ad andatura bipede tutte hanno evidenziato una dominanza dell’arto anteriore sinistro. Tendenzialmente mancini quindi, al contrario di quel che invece avviene tra gli esseri umani dove a prevalere è la dominanza dell’arto destro.

Nessuno prima d’ora aveva osservato la lateralità nelle specie di canguri ad andatura bipede. In realtà una ragione vera per farlo e ipotizzarne la presenza in questi animali non c’era perché la rete neurale (rete neuronale) che collega i due emisferi cerebrali (destro e sinistro) in questi macropodidi si differenzia dagli altri mammiferi. Inoltre, gli studi condotti sui canguri allevati in cattività non avevano dato risultati chiari.

Per poter registrare il comportamento dei canguri nel loro contesto naturale, spiega Malashichev, le osservazioni sono state fatte in Tasmania e nella parte continentale dell’Australia. È così che gli autori dello studio hanno scoperto che i canguri selvatici hanno un’innata dominanza dell’arto anteriore sinistro quando compiono alcune azioni come ad esempio pulire il naso, piegare il ramo di un albero, raccogliere una foglia. A distinguersi in modo prevalente per il mancinismo sono stati il canguro grigio orientale e il canguro rosso. In particolare, i wallaby dal collo rosso (Macrofus rufogriseus), macropodidi di medie dimensioni, usano l’arto anteriore sinistro per compiere movimenti fini mentre ricorrono al destro per attività che richiedono maggiore forza fisica. Minima, invece, la lateralità riscontrata dai ricercatori nelle specie che trascorrono la maggior parte del loro tempo sugli alberi.

Dati che rendono la scoperta nuova e interessante e che, secondo gli autori, dovrebbero stimolare a un più attento studio del cervello dei marsupiali, differente da quello di altri mammiferi per numerosi aspetti. Da questi studi, potrebbero anche derivare informazioni importanti per capire meglio alcune patologie neuropsichiatriche, sostengono gli autori, che hanno un legame con la lateralità.

Averla osservata e confrontata nelle sette specie di marsupiali ha permesso, per gli autori, di affermare che le differenze di lateralità non riconoscono una motivazione filogenetica ma sono piuttosto il risultato di un adattamento all’ambiente. Sono infine le caratteristiche posturali, il bipedismo in particolare, a costituire la ragione che giustifica la lateralità nei mammiferi. Nuove ricerche su altre specie che assumono la posizione eretta regolarmente o salturiamente, conclude Malashichev, permetteranno una migliore comprensione e interpretazione dell’evoluzione della lateralità in questi animali.

Riferimenti: Current Biology http://dx.doi.org/10.1016/j.cub.2015.05.043

Credits immagine:  Andrey Giljov and the National Geographic Society

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