Popolarità e oblio dei nomi di battesimo non sono influenzati dai divi del cinema o della televisione. Bensì presentano un andamento casuale. Alexander Bentley dell’University College di Londra e Martin Hahn della Duke University di Durham in Nord Carolina sono pervenuti a questa conclusione esaminando i registri delle anagrafi statunitensi durante tutto il XX secolo. Come scrivono sui Proceedings of the Royal Society of London B, i nomi dei nuovi nati seguono una legge di potenza: accanto a pochi nomi utilizzati ripetutamente ve ne sono molti non tradizionali, ma poco frequenti. Hahn e Bentley spiegano il fenomeno servendosi del “random drift”. Elaborato dai biologi, questo modello descrive la diffusione di una mutazione genetica ereditata casualmente: anche in assenza di selezione esterna i nuovi caratteri possono diffondersi nelle successive generazioni. In una simulazione al computer i due ricercatori hanno assunto che la scelta del nome di battesimo avvenga secondo schemi tradizionali e solo in pochi casi manifesti particolare originalità. Il risultato così ottenuto è in buon accordo con la distribuzione effettiva, ma la casualità del processo impedisce di stabilire quali nuovi nomi conosceranno ampia diffusione e quali invece saranno abbandonati. Esiste tuttavia la possibilità che le strutture sociali influenzino comunque i comportamenti. Il maggior tradizionalismo riscontrato nella scelta dei nomi per i figli maschi sarebbe infatti, a detta di Bentley, un retaggio della struttura patriarcale che tramanda ai nuovi nati il nome dei padri. (g.p.)
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