“Quella non è la mia mano!”

Per ingannare il cervello basta poco: una mano di gomma. È quanto dimostra uno studio dell’University College di Londra, pubblicato on line su Science. Nello studio, i volontari dovevano nascondere una mano sotto il tavolo. Al suo posto sul tavolo, posizionata con un angolazione visiva da sembrare la mano vera e propria, veniva messa una mano di gomma. I ricercatori stimolavano contemporaneamente con un pennello sia l’arto vero sia quello finto, e durante l’esperimento il cervello veniva continuamente monitorato con la risonanza magnetica. Dopo un periodo medio di 11 secondi la risonanza magnetica mostrava una rimappatura percettiva, ovvero l’arto finto veniva considerato dal cervello come l’arto vero. A riprova, alla fine dell’esperimento è stato chiesto ai volontari di indicare la propria mano e molti di loro indicavano la mano di gomma. Questo dimostra, secondo il coordinatore della ricerca Henrik Ehrsson, che i cervello costruisce la percezione del corpo componendo le informazioni provenienti da diversi sensi, ma quella visiva è predominante. I ricercatori londinesi hanno trovato nella corteccia premotoria il crocevia dove le informazioni percettive di tutti gli organi di senso s’incontrano per istruire il cervello sull’ambiente circostante. (b.s.)

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