Il primo terremoto su Marte in diretta

terremoto su marte
(Foto: Nasa/Jpl-Caltech)

Debolissimi tremori sismici, provenienti dal cuore del pianeta rosso. Sono questi i dati appena catturati dal lander InSight della Nasa, approdato su Marte lo scorso 26 novembre, che ci ha così finalmente offerto la prima e tanto attesa registrazione di un terremoto su questo pianeta. Per ora, i sismologi hanno confermato che il terremoto è stato generato dall’interno del pianeta rosso, ma serviranno ancora molte analisi per capire cosa esattamente lo abbia provocato.

Il sismografo Seis

Finora, la maggior parte dei dati raccolti dallo strumento Seismic Experiment for Interior Structure (Seis) a bordo di InSight hanno rivelato solamente rumore di fondo. Ma il 6 aprile scorso, esattamente al 128esimo Sol (termine che indica la durata del giorno solare su Marte e che viene utilizzato dalle sonde per contare i giorni trascorsi dall’inizio della missione), lo strumento ha finalmente registrato ciò che il team stava cercando dall’inizio della missione Insight

“Abbiamo atteso mesi per ricevere un segnale come questo”, ha commentato Philippe Lognonné, sismografo planetario della Paris Diderot University, a capo del team di Seis. “È stato molto eccitante avere finalmente la prova che Marte è ancora sismicamente attivo. Non vediamo l’ora di condividere i risultati più dettagliati una volta che avremo avuto la possibilità di analizzarli”.

Terremoto su Marte

Queste prime informazioni sono molto utili, precisano i ricercatori della Nasa, perché proprio come avviene per i terremoti terrestri, anche quelli di Marte possono aiutarci a rivelare molti dettagli sulla composizione(crosta, mantello e nucleo) di questo pianeta. Le onde sismiche, infatti, possono agire un po’ come un radar che penetra all’interno di pianeta: mentre si propagano possono rallentare se incontrano determinati materiali o rimbalzare sugli altri, permettendo quindi che i sismologi ricostruiscano lacomposizione interna del pianeta.

Purtroppo, precisano i ricercatori, questo singolo evento sismico appena registrato è stato troppo debole (talmente piccolo che non sarebbe stato rivelato sulla Terra) per poter fornire effettivamente agli scienziati qualcosa in più sulla struttura interna di Marte. Ma dimostra che, anche se l’attività tettonica è completamente assente su Marte, c’è un’attività sismica che fa sperare la comunità scientifica in un sisma più forte. Tanto più che altri segnali sismici (molto più deboli del Sol 128) sono stati registrati anche al Sol 132 e Sol 133.

Sismologia marziana

Precisiamo che proprio come Marte, anche la Luna non è tettonicamente attiva. Tuttavia, la sua attività sismica è causata da una lenta e leggera contrazione dovuta al fatto che il suo interno si raffredda e si contrare, generando stress che a sua volta provoca fratture nella crosta, causando deboli terremoti. Per similitudine, quindi, gli scienziati ipotizzano che anche su Marte possa verificarsi lo stesso processo.

Ora non ci rimane che aspettare che Seis rilevi altri piccoli sismi. “Fino ad oggi abbiamo ascoltato solamente il rumore di fondo, ma questo primo evento apre ufficialmente un nuovo campo: la sismologia marziana!”, conclude entusiasta Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e principale investigator della missione.

Via: Wired.it

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