Ricomparsa la cintura di Giove

Giove ha di nuovo il suo cinturone. Sparita la primavera scorsa sotto una massa di nuvole bianche, la banda marrone all’altezza dell’equatore larga più o meno il doppio della Terra e nota come Cintura Equatoriale Sud (o Seb, South Equatorial Belt) è riapparsa. Ad accorgersene è stato un astrofilo, Christopher Go, di Cebu City (Filippine), all’inizio dello scorso novembre (sempre alcuni atrofili si erano accorti della sua scomparsa).

L’appassionato osservatore ha avvistato la formazione di una macchia brillante, inizio di una tempesta in alta quota, proprio in corrispondenza della cintura. “Sono riuscito a coglierne l’inizio appena in tempo”, racconta Go: “Mi ero messo a osservare più tardi del solito, rientravo da un meeting che era andato per le lunghe. Per fortuna: avessi scattato l’immagine prima, non l’avrei vista.”

Dopo questo primo avvistamento sono state effettuate ulteriori osservazioni utilizzando tre tra i migliori telescopi del mondo, situati vicino al vulcano Mauna Kea, nelle Hawaii. La macchia brillante osservata da Go è con certezza un preludio di tempesta, dopo la quale Giove dovrebbe mostrarsi nel suo aspetto caratteristico: il solito colore è infatti visibile proprio attraverso i “buchi” che aprono lo strato di nuvole bianche, formate da cristalli di ghiaccio e ammoniaca.

La cintura è comunque soggetta ai cambiamenti con un andamento periodico. Ogni decennio, infatti, diventa completamente bianca per un periodo di circa tre anni, e variazioni di luminosità si verificano frequentemente. Il fenomeno è unico all’interno del Sistema Solare e caratterizza solo questa fascia precisa del pianeta gigante. L’osservazione durante il cambiamento permette di comprendere alcuni meccanismi chimico-fisici della sua atmosfera. E di porsi domande cui dovrà rispondere la missione Juno della Nasa, prevista per il 2016.

Fonte: Inaf 

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