Riparte Boomerang

La navicella Boomerang/B2K è stata lanciata ieri, alle 18 e 30 ora locale, dalla base di Willy Field in Antartide. La navicella contiene sofisticate apparecchiature per misure astrofisiche e geofisiche, realizzate in laboratori italiani grazie all’Agenzia spaziale italiana, al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide e all’Università di Roma La Sapienza. Agganciata a un enorme pallone stratosferico, circumnavigherà il continente antartico a 40 chilometri di quota. Boomerang è un telescopio a microonde, capace di rilevare i segnali prodotti durante la fase primordiale dell’Universo e codificati nella radiazione cosmica di fondo. Con il volo precedente, effettuato nel 2000, era stato possibile realizzare la prima mappa dettagliata dell’Universo primordiale e stabilirne la geometria euclidea. Quest’anno invece Boomerang misurerà le proprietà di polarizzazione di questa radiazione: studierà cioè le direzioni di oscillazione delle onde elettromagnetiche che costituiscono la radiazione di fondo. “Dimostrando che è possibile eseguire misure di polarizzazione del fondo cosmico, apriamo la strada allo studio dei primi attimi dopo il Big Bang”, ha dichiarato Silvia Masi, dell’università La Sapienza, responsabile del delicato apparato che permette il funzionamento dello strumento. In particolare, i dati raccolti dalla navicella permetteranno di verificare la teoria dell’Inflazione, la fase di rapida espansione successiva al Big Bang ipotizzata da molti cosmologi, che dovrebbe produrre un segnale di polarizzazione caratteristico. (n.n.)

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