Ritirati tre farmaci a base di Cisapride

Alimix, Cipril e Prepulsid, tre farmaci che contenevano Cisapride, sono ufficialmente fuori commercio. La decisione, presa dal Ministero della Salute il 29 settembre scorso e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 10 novembre, si basa sulle prove empiriche dei loro effetti collaterali: aritmie ventricolari e altre anomalie cardiache. Già alcuni mesi fa, la Commissione Europea dei farmaci (Emea) ne aveva suggerito il ritiro, in seguito alla segnalazione in tutto il mondo di 386 casi di “reazioni avverse”. Tra queste 170 riguardavano bambini al di sotto dei 13 anni di età e 125 avrebbero avuto conseguenze letali. Sotto accusa la Cisapride, principio attivo prodotto dalla multinazionale americana Jansenn Cilag e, in Italia, dall’Italchimici di Pomezia. Come la Cerivastatina, presente nel Lipobay, anche la Cisapride provocherebbe pericolosi effetti se associata con altri farmaci. Negli Stati Uniti (dove il Prepulsid è sospettato di aver provocato 80 morti) e in Gran Bretagna (dove 64 ragazzi hanno accusato effetti collaterali e due sono deceduti) la Cisapride è vietata dal luglio 2000. Casi sospetti sarebbero stati segnalati anche in Francia, Olanda e Germania. Quasi sempre disturbi hanno colpito i bambini: la Cisapride, infatti, veniva prescritta dai pediatri per curare i malesseri da reflusso gastro-esofageo. E proprio la condotta di alcuni pediatri italiani viene oggi esaminata dal pm torinese Raffaele Guariniello, responsabile dell’indagine, mentre i carabinieri del Nas stanno controllando che le disposizioni del Ministero della Salute vengano seguite anche nelle farmacie. (d.d.v.)

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