San Valentino, quanto dura un colpo di fulmine?

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Lord Kelvin diceva che se qualcosa non è misurabile, allora non possiamo conoscerla in modo soddisfacente, almeno dal punto di vista scientifico. Che dire, però, dei sentimenti? Per esempio, visto che è il giorno di San Valentino, dell’amore? È probabile che un modo per misurarlo ci sia, ma di certo ci sono altri punti di contatto tra il mondo di numeri e provette e quello di Cupido. Ne racconta ben 41 Paolo Gangemi, matematico, giornalista e scrittore, nel suo ultimo libro “Storie di amore e scienza” (210 pp, 16,00€, Scienza Express edizioni) uscito puntuale per l’appuntamento romantico. Perfetto come regalo di San Valentino.

Paolo Gangemi, “Storie di amore e scienza”
(210 pp, 16,00€, Scienza Express edizioni)

Storie di amore e scienza, tra realtà e fantasia

Storie non è una parola scelta a caso – e l’autore dice di tenerci molto – perché è esattamente quello che sono: brevi racconti di narrativa e mini saggi, conversazioni – anche via Whatsapp – e lettere (forse diremmo mail) che ci mostrano da punti di vista diversissimi il legame tra l’amore e la scienza.

Per la maggior parte sono racconti di avvenimenti reali, poi ci sono quelli inventati, umoristici e di fantascienza, infine ci sono le letture guidate di storie già immaginate da altri, come Mitosi di Italo Calvino presentata nel libro Ti con zero, in cui si narra l’amore per se stesso di un organismo unicellulare, che poi inevitabilmente si scinde. I capitoli sono divisi per “materia” in sette sezioni: astronomia, cielo e terra, fisica e chimica, numeri e forme, animali piante e microbi, uomini e donne, macchine, computer e robot. 

Un libro pieno di curiosità. Per far colpo a San Valentino

Non è un libro per nerd e neanche per innamorati. È un libro bello, godibile, divertente, ricco di riferimenti alla letteratura e che, come tutti quelli di Gangemi, riesce ad appassionarci alla scienza senza farci fare fatica, da cui si impara quasi senza accorgersene. Per i single (quelli in cerca), svela anche la probabilità di trovare l’anima gemella. Ed è pieno di curiosità (quelle con cui di solito si prova anche a fare colpo). Per esempio (attenzione spoiler), nel racconto Fenomenologia del colpo di fulmine si scopre che la durata media della scarica elettrica del lampo è di 0,2 secondi, guarda caso la stessa dell’innamoramento a prima vista. Mai metafora fu più azzeccata.

Quel filo tra scienza, poesia e mito

E di metafore si parla molto nel libro: come passaggi spazio-temporali, da sempre mettono in connessione scienziati e poeti. È Gangemi a svelarci che Coleridge frequentava a Londra le conferenze di fisiologia per arricchire il suo bagaglio di metafore, mentre “Goethe, amico del chimico Johann Wolfgang Döbereiner, considerato uno dei precursori della tavola periodica, seguiva le sue lezioni sulla teoria delle affinità chimiche, cioè la proprietà degli elementi di combinarsi tra loro. Gli altri due altri grandi protagonisti di queste storie – e forse non poteva essere altrimenti – sono proprio la poesia e il mito. D’altra parte, pare che sia stato Keplero a chiamare i satelliti di Giove, scoperti da Galileo, con i nomi delle (e degli) amanti del dio.

L’idea di scrivere di scienza e amore l’autore l’ha avuta parecchi anni fa, nel 2007, già durante la stesura di Insalate di matematica2, dove aveva inserito diversi racconti romantici. Il primo racconto che ha scritto per questo nuovo libro, “Le derivate sono tutto”, è nato nel 2009. Da allora Gangemi ha cominciato a raccogliere idee e suggestioni. Non mancano storie pruriginose, come Poliselenia e omoastralità: nulla da censurare, si parla di eclissi. Ma come forse non le abbiamo mai immaginate.

Credits immagine di copertina: freestocks on Unsplash

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