Sars, a rischio i gatti domestici

Anche i gatti domestici possono prendere la Sars. Lo ha dimostrato uno studio dell’Erasmus Medical Centre di Rotterdam che ha notato come i felini in laboratorio, esposti al virus, sviluppino la malattia e siano in gradi di trasmetterla ad altri animali. Nonostante i gatti manifestino immediatamente disturbi alle vie respiratorie e polmoniti, ancora non si sa nulla sul rischio che potrebbe esserci per l’essere umano.

Secondo Albert Osterhaus, a capo del team di ricerca, infatti, “nel caso che i gatti venissero contagiati, questo potrebbe significare, per una piccola percentuale che la malattia si trasferisca dagli animali all’essere umano, ma sarebbe comunque un evento piuttosto raro”. Nonostante a Hong Kong alcuni gatti domestici in vacanza con i loro padroni siano stati infettati dal virus, le possibilità che ci sia un passaggio a quest’ultimi è piuttosto limitato.

Osterhaus ha definito il virus della Sars, di tipo “promiscuo”, proprio per la sua capacità di “saltare” dagli animali – in particolare civette, gatti selvaggi – all’essere umano, fenomeno detto spillover, caratteristica che gli ha permesso di fare in breve tempo il giro del mondo. “Gli animali possono ammalarsi ma sono portatori del virus per un brevissimo periodo di tempo”, ha aggiunto il professore del centro olandese. “Gli umani, attraverso starnuti o condividendo arnesi contaminati dal virus, sono molto più pericolosi”. (c.f.)

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