Se i topi applicano la regola

Un’abilità a lungo considerata un’esclusiva dei primati sembra in realtà condivisa da altre specie. Dopo essere stata già dimostrata in alcuni uccelli infatti, la capacità di applicare regole astratte da poco apprese per adattarsi a nuove situazioni è stata osservata anche nei topi. Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero di Science, è stato condotto da Robin Murphy dell’University College di Londra.

Gli esperimenti sono stati effettuati sottoponendo gli animali a stimoli visivi e acustici. Nella prima fase i topi, divisi in tre gruppi, hanno risposto a tre diverse sequenze di stimoli visivi, costituiti dalla successione di luce e buio. Per ogni gruppo solo una sequenza era associata al cibo. Dopo un primo periodo di “allenamento”, i topi sono stati in grado di distinguere tra le sequenze individuando quella associata alla ricompensa. Identici risultati per il secondo test, in cui i topi hanno applicato la regola appresa nella prima fase, distinguendo le stesse sequenze ricreate con stimoli acustici a bassa e alta frequenza. I ricercatori hanno infatti osservato che i roditori aspettano il cibo solo dopo la sequenza acustica corrispondente a quella visiva (appresa durante il primo esperimento) associata al cibo.

Anche in questi animali sembrano quindi presenti processi cognitivo-comportamentali basati sull’applicazione di determinate regole generali astratte. (s.m.)

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