Se lavorare all’aria aperta mette a rischio la nostra pelle

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DALLE guide alpine ai giardinieri, passando per gli agricoltori. Cosa hanno in comune queste professioni? Si svolgono tutte e tre all’aria aperta. Coloro che svolgono questi lavori hanno un maggior rischio di sviluppare un tumore della pelle non melanomatosi (Nmsc, dall’inglese non melanoma skin cancer), tipi di neoplasie molto più frequenti e generalmente meno gravi dei melanomi, che spesso si sviluppano per colpa dell’eccessiva esposizione alle radiazioni solari ultraviolette. Un rischio, tuttavia, che varia a seconda della professione. A sostenerlo un studio dell’Università tecnica di Monaco di Baviera, appena pubblicato sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology, che ha calcolato l’aumento di casi di sviluppare la patologia collegato a diversi lavori che si svolgono all’aperto, mettendo al primo posto della classifica del rischio la professione della guida alpina.

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