Ambiente

Quanto è durata la siccità che ha fatto collassare la civiltà Maya?

La fine del periodo classico della civiltà Maya, avvenuta tra l’800 e il 1000 d.C., viene spesso utilizzata per mostrare come l’andamento del clima possa contribuire al crollo di intere società. In una ricerca, pubblicata su Science, un team di ricercatori di Cambridge e della University of Florida ha fatto luce su intensità e durata di questa intensa siccità che ha contribuito ad una crisi sociopolitica in grado di destabilizzare l’intera civiltà dei Maya.

I Maya abitavano i bassopiani oggi corrispondenti oggi alla parte settentrionale del Guatemala, Belize, parte del Messico e della penisola dello Yucatan. Evans e i suoi colleghi hanno analizzato dei campioni raccolti dal fondale del lago Chichancanab, in Messico. Dai diversi strati di sedimenti accumulati sul fondo del lago è infatti possibile ottenere frammenti di gesso risalenti al periodo in cui l’area era abitata dai Maya. Da questi, è possibile misurare la composizione isotopica delle molecole d’acqua intrappolate nella struttura cristallina del gesso, e ottenere così preziose informazioni sul clima dell’area, come ad esempio frequenza delle precipitazioni o umidità, ai tempi della loro formazione.

Dai risultati dell’analisi, gli scienziati hanno potuto calcolare che, durante questo periodo di siccità durato quasi 200 anni, le precipitazioni annuali erano ridotte del 41-50%, fino a raggiungere picchi del 70% in periodi particolarmente aridi. Di conseguenza, l’umidità era scesa di una percentuale compresa tra il 2-7% rispetto ai livelli attuali. Questi fattori, insieme alle frequenti guerre civili, la sovrappopolazione, deforestazione e caccia eccessiva ebbero conseguenze disastrose e innescarono una crisi sociopolitica che portò a un rapido spopolamento delle città e della zona centrale del loro dominio. Storicamente, questa è conosciuta come la fine del periodo classico della civiltà Maya e l’inizio del periodo postclassico nel XI secolo.

Riferimenti: Science

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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