Nascosta per 140 anni dietro la luminosissima compagna Sirio A, la stella più brillante del cielo notturno, Sirio B è stata stanata e misurata da un gruppo internazionale di ricercatori grazie al telescopio spaziale Hubble della Nasa e dell’Esa. Utilizzando la teoria della gravitazione universale di Einstein, secondo la quale l’intenso campo gravitazionale della sorgente altera le lunghezze d’onda della luce emessa, i ricercatori hanno scoperto che Sirio B ha una massa pari a 0.98 volte quella del Sole e un diametro di circa 12.000 chilometri, poco meno di quello terrestre. Si tratta di una nana bianca, una piccola stella che da tempo ha finito il proprio combustibile, ed è collassata su se stessa diventando molto densa. Mosurare con precisione la massa di tali sorgenti è di fondamentale importanza per lo studio dell’evoluzione stellare. Il Sole stesso alla fine della sua vita, tra miliardi di anni, diventerà probabilmente una nana bianca. Lo studio di queste stelle è molto importante per l’astronomia, perché sono direttamente legate all’esplosione delle supernovae che vengono utilizzate per misurare le distanze cosmologiche, la velocità di espansione dell’Universo e per la comprendere la natura dell’energia oscura. (i.a.)