L’estrema facifilità con cui oggi è possibile entrare in contatto con altre persone ha i suoi effetti collaterali: gli adolescenti, in particolare, tendono a fare “abuso di comunicazione” e dormono meno proprio a causa del telefonino. Lo dimostra un’indagine condotta da Jan Van den Bulck della School for Mass Communication Research presso l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), pubblicata sulla rivista Sleep. Secondo lo studio, condotto su un campione di 1.656 ragazzi divisi in due gruppi con un’età media di circa 14 e 17 anni, ben il 35 per cento dei casi di forte stanchezza tra gli adolescenti sarebbe causata dall’uso del cellulare durante la notte.
I ricercatori hanno analizzato le abitudini dei ragazzi e hanno determinato quanto effettivamente l’uso del cellulare contribuisca a renderli sensibilmente più stanchi. Ben il 62 per cento degli adolescenti intervistati usa il telefonino durante la notte e la probabilità di accusare sintomi di forte stanchezza nell’arco di un anno è risultata proporzionale alla frequenza di utilizzo. I ragazzi che parlano o inviano messaggi durante la notte anche solo una volta a settimana, al termine di un anno risultano tre volte più stanchi rispetto a quando dormono regolarmente, e i ragazzi che lo usano più di una volta a settimana sono oltre 5 volte più stanchi. Gli effetti ovviamente variano anche in base all’ora: chi usa il cellulare tra mezzanotte e le tre del mattino sembra infatti risentire maggiormente della perdita di sonno.
“Il bisogno di comunicare e di tenersi in contatto con gli altri è particolarmente sentito fra i giovani, che hanno oggi a disposizione le tecnologie per farlo in modo pressoché costante” ha commentato Van der Bulck. “I genitori spesso si preoccupano del tempo trascorso dai figli a guardare la Tv, ad ascoltare musica o a navigare su Internet, e considerano il cellulare un mezzo di comunicazioe da usare in caso di necessità. Ma i ragazzi passano molto tempo con il telefono in mano, e molti di loro lo fanno a tutte le ore della notte”. (s.s.)