Stelle cadenti, è la notte delle Draconidi

Tornano le stelle cadenti del Drago. È tempo infatti delle Draconidi, le meteore che solcano il cielo dalla costellazione del Drago, anche note come Giacobinidi (dalla cometa da  cui originano, Giacobini-Zinner). E stasera , 8 ottobre e per tutta la notte, è previsto il picco massimo di attività dello sciame autunnale. Uno spettacolo che, ricordano dall’Unione astrofili italiani (Uai), si prospetta propizio, meteo promettendo: il nostro satellite stasera infatti lascerà spazio alle meteore brillanti e persistenti, con l’ingresso in fase di luna piena domani.

In realtà, scrivono ancora dalla Uai, lo spettacolo per stasera e per i giorni a cavallo (lo sciame si estende tra un periodo che va dal 6 ottobre al 16 ottobre) sarà per così dire a sorpresa. L’incertezza ha a che fare con il fatto che ci apprestiamo a incontrare una regione dello spazio su cui è difficile fare delle previsioni (le meteore sono i frammenti rilasciati dalla cometa che intercettando l’atmosfera del nostro pianeta brillano restituendoci l’immagine delle stelle cadenti), a causa sopratutto dell’orbita della Giacobini-Zinner.

Questo sciame meteorico, riferisce anche Space.com, è sempre causato da una certa imprevedibilità, in cui si ricordano anche anni di brillamenti massicci nel cielo, come quelli del 1933, del 1946, con meteore a centinaia avvistate nel cielo. Eventi capitati in prossimità del passaggio ravvicinato della cometa madre, come avvenuto quest’anno. Ma anche se la cometa madre è da poco passata vicino al Sole il nostra pianeta di appresta a incontrare frammenti di vecchi passaggi, probabilmente rarefatti, continuano dalla Uai. La media di eventi attesi è di circa 10-15 meteore l’ora, circa la metà secondo altri. Ma potremmo essere anche testimoni di uno spettacolo.

L’unico modo per saperlo è sempre lo stesso: stasera occhi in su.

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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