Ambiente

Stelle cadenti, tempo di Quadrantidi

(Credits: Josh Coleman/Flickr CC)

Finiti spettacoli pirotecnici e botti. Smaltita la cena e gli immancabili brindisi della mezzanotte, i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno proseguono, spostandosi nel cielo. È infatti il momento delle Quadrantidi, uno dei maggiori sciami meteorici dell’anno, attivo proprio nei primi giorni dell’anno.

Come spiega l’Unione Astrofili Italiani, le Quadrantidi (anche dette Bootidi perché sembrano irradiarsi nei pressi della costellazione di Boote) raggiungeranno il picco di attività durante le ore diurne del 3 gennaio, quando appariranno come uno sciame compatto con picchi di oltre 100 meteore per ora. La durata di questa fase di grande attività sarà di circa 10 ore, che sfortunatamente quest’anno coincideranno prima con le ore più chiare della giornata, e dal tramonto alla mezzanotte circa con una fase in cui il radiante (la zona da cui sembrano provenire le meteore) sarà estremamente basso sull’orizzonte.

Dal nostro paese quindi ci dovremo accontentare di osservare le Quadrantidi nella seconda parte delle notti tra il 2 e il 3 e il 3 e quattro gennaio, in entrambi i casi al di fuori del picco massimo.

E questo solo nelle latitudini più settentrionali, perché da Napoli in giù il radiante sembrerà tramontare intorno alle 20 per poi sorgere nuovamente nelle ore seguenti.

Per consolarsi, almeno in parte, può valere però la pena di osservare altre piogge meteoriche minori previste per gennaio. La regione su cui puntare telescopi e teleobiettivi è quella compresa tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra.

Via: Wired.it

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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