Storia della medicina condensata

Robert E. Adler
Medical Firsts. From Hippocrates to the Human Genome
John Wiley & Sons, 2005
pp.232, euro 24,59

Condensare più di due millenni di storia della medicina, dal giuramento di Ippocrate nel 400 a.C. fino al progetto genoma umano, ultimato nel 2001, significa necessariamente attraversare a volo d’uccello alcune tra quelle che si considerano le conquiste più significative, i protagonisti più rappresentativi e le scoperte che hanno dato una svolta alla storia dell’umanità, tralasciando, per forza di cose, tutto quello che c’è in mezzo tra una tappa e l’altra. Ovvero, il grosso della storia. Evitando accuratamente anche tutti gli insuccessi, le cantonate, le meschinità di cui ogni umano percorso è costellato. Insomma, la parte della storia meno esaltante. Robert Adler, psicologo e giornalista scientifico, già autore di Science First, libro sullo stesso stampo dedicato alla storia della scienza, in questa breve carrellata di fatti e personaggi della medicina distingue 28 momenti topici, ciascuno dei quali viene trattato in paragrafi distinti, con uno stile narrativo e scorrevole. Si parte dall’antica Grecia, anche se la medicina affonda le sue radici molto più indietro nel tempo, nelle tradizioni delle antiche civiltà, nelle pratiche rituali di sciamani e stregoni, fatte di superstizioni ed erbe medicamentose, di riti magici e danze pagane. Il primo ad attaccare la credenza di un’origine soprannaturale delle malattie e a riportare la medicina in un contesto tutto terreno, dove i malesseri fisici non sono punizioni divine, ma dipendono da cause naturali, fu Ippocrate. L’eredità ippocratica si tramanda nei secoli, passando dalla Grecia, all’antica Roma, dalla civiltà araba ai secoli bui del Medioevo, quindi nell’età moderna fino ai giorni nostri, dove rappresenta ancora il riferimento più alto per i principi etici e pratici che dovrebbero guidare i medici nel proprio lavoro. In questo lungo viaggio, Adler ci presenta ritratti vividi di grandi medici, come Sorano di Efeso, pioniere nel I secolo d.C. dell’ostetricia e della ginecologia o Galeno, che più o meno nello stesso periodo segue studi anatomici ed esperimenti fisiologici su cuore, sistema nervoso e respiratorio, l’autore ci porta quindi nei teatri anatomici del Cinquecento, dove le dissezioni umane demoliscono le erronee conoscenze di anatomia galeniche portando a nuove scoperte sul corpo umano, ci fa conoscere Edward Jenner, medico di campagna diventato famoso per aver trovato sperimentalmente, il primo vaccino della storia, contro il vaiolo, o Louis Pasteur a cui dobbiamo la scoperta, formidabile e rivoluzionaria, che sono germi e batteri a causare le infezioni, entriamo quindi nell’era degli antibiotici e degli antivirali, della pillola contraccettiva di Margaret Sanger e dei primi trapianti umani, passiamo nello studio viennese dove Sigmund Freud esplora l’inconscio e i misteri della mente e poi nella sala d’ospedale dove, 27 anni fa, nasceva la prima bambina concepita in provetta, per finire in ultimo con l’impresa della mappatura del codice genetico. L’autore ci lascia tratteggiando le prossime grandi sfide delle medicina, dalle malattie neurodegenerative ai tumori, dall’invecchiamento al rischio di pandemie aviarie, nella fiducia che i progressi della scienza sapranno presto trovare le risposte che oggi ancora non abbiamo.Si può leggere la storia della medicina come una storia di progressi e di conquiste, che da Ippocrate in poi, passo dopo passo, hanno permesso all’umanità di debellare epidemie un tempo mortali, di curare malattie e infezioni, di comprendere sintomi e cause fino a ieri ignote, di migliorare e allungare la qualità della vita. Certo è, tuttavia, che si dà inevitabilmente una lettura parziale, non solo in termini di chi, come e dove ha beneficiato di questi sviluppi, ma anche in termini di una prospettiva positivista che mette in ombra tutti i limiti della scienza, e della medicina.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here