Giunto alla sua quinta edizione, dalla prima del 1952, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, DSM, redatto dall’American Psychiatric Association è ormai il principale testo di riferimento per identificare una condizione psicopatologica.
Il DSM, definisce i disturbi mentali in modo nosografico, con descrizioni dei sintomi che prescindono il vissuto soggettivo. Queste descrizioni inoltre sono elaborate su base statistica. I sintomi di un disturbo sono cioè tali solo se tra di essi esiste un numero di correlazioni e associazioni statisticamente significative.