Sull’orlo del cratere Victoria

Nuove immagini del suolo marziano. A scattarle è stata la sonda Opportunity dell Nasa, che ha iniziato l’esplorazione del cratere Victoria, uno dei siti geologicamente più interessanti del Pianeta Rosso. I dati raccolti dall’inarrestabile robot serviranno a comprendere meglio la storia di Marte. Le due sonde gemelle Opportunity e Spirit sono stati i primi robot lanciati su Marte allo scopo di raccogliere dati e immagini tramite macchine fotografiche panoramiche ad alta risoluzione, spettrometri, microscopi e strumenti per il campionamento delle rocce. Approdati lo scorso gennaio 2004, le due sonde, che hanno le dimensioni di un’utilitaria e erano state progettate per una vita di 90 giorni, si sono dimostrate estremamente longeve e attive. Negli ultimi 18 mesi Opportunity ha percorso 9 chilometri in direzione del cratere Victoria, profondo oltre 60 metri e con un diametro di circa 800 metri, il più grande fra i crateri visitati finora dal rover. Lo stesso Endurance, vicino al punto d’impatto della sonda robot, era un cratere profondo appena otto metri. “Quelle rocce ci racconteranno nuove storie sull’ambiente che vi era su Marte molto tempo fa”, spiega Steve Squyres, ricercatore della Cornell University e responsabile delle ricerche scientifiche delle missioni robotizzate. “È nostro desiderio infatti, capire quanto durò il periodo ‘umido’ del pianeta, di cui trovammo testimonianza nelle vicinanze del luogo di atterraggio di Opportunity. La strada è quella di studiare che cosa c’è in profondità nella crosta”. (a.p.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here