Ricordate il superlaser della Morte Nera di Star Wars, la micidiale arma di distruzione di massa (è il caso di dirlo) in grado di annichilire un intero pianeta? Fantascienza, certo. Ma forse neanche troppo: un gruppo di ricercatori della Macquarie University, infatti, ha appena pubblicato un lavoro sulla rivista Laser and Photonics Reviews in cui dimostra – solo teoricamente – come sia possibile, utilizzando un cristallo di diamante, trasferire la potenza di diverse sorgenti laser in un unico fascio “superlaser”, per l’appunto. Stando agli autori del lavoro, finanziato, tra gli altri, anche dallo Us Air Force Research Laboratory, la tecnologia potrebbe trovare applicazioni nel campo della difesa militare e della “pulizia” dello Spazio.