Spazio

Tutto quello che dovete sapere sull’eclissi di superluna

Ci siamo. Domani si verificherà uno dei più rari e spettacolari eventi dei nostri cieli, in cui l’unica protagonista sarà la Luna. Ci sarà, infatti, un cocktail speciale di eventi concentrati tutti in una unica notte: una superluna, un’eclissi lunare totale e una Blue Moon, ovvero la seconda luna piena del mese. Una combinazione speciale che non si verificava da oltre 150 anni: l’ultima risale al 31 marzo 1866, mentre la prossima, visibile anche dall’Italia, sarà nella notte del 31 dicembre 2028.

Ma partiamo con ordine. Perché si parla di superluna? Il nostro satellite compie un’orbita ellittica intorno al nostro pianeta, variando la propria distanza tra un valore minimo detto perigeo, e un valore massimo, detto apogeo. Quando la Luna si trova in perigeo, nel punto più vicino alla Terra, appare leggermente il 14% più grande e il 30% più luminosa del solito. Ma come anticipato quella di domani sarà anche la seconda Luna piena del mese, chiamata anche come Blue Moon: l’origine di questo termine è piuttosto controversa, ma va precisato che il colore blu non è indicativo dell’effettivo colore del satellite, ma più semplicemente una definizione usata dagli astronomi per indicare il secondo plenilunio in uno stesso mese, proprio come in questo caso.

Più che blu, quindi, la Luna ci apparirà di un colore rosso sangue. Questo sarà dovuto all’eclissi lunare totale, un fenomeno che si verifica quando Sole, Terra e Luna sono in perfetto allineamento e nel momento in cui la Luna è piena. Durante l’eclissi il satellite si immergerà completamente nel cono d’ombra creato dal nostro pianeta, che si trova appunto tra il Sole e la Luna, dopo e prima di aver attraversato le zone di penombra, come mostrato nell’immagine.

(Foto: Nasa)

Durante l’eclissi il nostro satellite non ci apparirà completamente oscurato dall’ombra del nostro pianeta. Si tingerà, invece, di un arancione intenso, con sfumature rosso scuro: questo perché i raggi solari che colpiscono la nostra atmosfera vengono assorbiti e irradiati verso l’esterno. La luce blu è la più colpita: in altre parole l’atmosfera filtra la maggior parte della luce blu, facendo passare solo la componente arancione e rossa, che viene successivamente proiettata sulla Luna.

Questa volta l’eclissi non sarà visibile dall’Italia. I più fortunati, invece, saranno gli abitanti di Asia centrale e orientale, Nord America, Indonesia, Nuova Zelanda e gran parte dell’Australia, che vedranno lo spettacolo quando all’alba la Luna sarà già parzialmente oscurata. Più fortunati ancora, quelli in Alaska, Hawaii e nord-ovest del Canada che potranno vedere l’eclissi dall’inizio alla fine. Per noi sfortunati sarà comunque possibile ammirare lo spettacolo e seguire l’evento in diretta streaming grazie al sito Virtual TelescopeNasa Tv  e Slooh, connettendosi esattamente il 31 gennaio a partire dalle 11:30 (per i diversi streaming gli orari cambiano leggermente).

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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