Sutter’s Mill, il meteorite ritrovato col radar

Alle 14 e 51 del 22 aprile un’immensa palla di fuoco è comparsa nel cielo della California, colpendo le colline della Sierra Nevada alla velocità di 28,6 chilometri al secondo, e provocando un’esplosione pari a quella di 4 chilotoni di dinamite. Se in molti devono essersi spaventati assistendo a cataclismatico evento, lo stesso non si può dire di geologi e astrologi, che si sono invece precipitati sul luogo dell’impatto alla ricerca dei resti del meteorite. Sono così riusciti a recuperare 77 frammenti, individuati grazie all’utilizzo di un sistema di radar metereologici. La loro analisi, pubblicata su Science, ha evidenziato che il meteorite è composto di condrite carbonacea, un raro materiale che si trova solo in alcuni dei più antichi asteroidi della nostra galassia.

Il meteorite precipitato in California è stato battezzato meteorite di Sutter’s Mill, e proviene probabilmente da un’orbita prossima a quella delle comete della famiglia di Giove (che include la maggior parte delle comete con un’orbita breve, che tornano cioè nei cieli terrestri in meno di 20 anni). Utilizzando dei radar metereologici che sfruttano l’effetto doppler, i ricercatori sono riusciti a identificare i siti dell’impatto dei diversi frammenti in cui si è scomposto il meteorite a causa dell’attrito con l’atmosfera, riuscendo quindi a recuperarli tempestivamente. 

I primi tre pezzi sono stati raccolti il 24 aprile nella contea di El Dorado, appena prima che una violenta pioggia colpisse l’area. Un altro è stato trovato invece a Sutter’s Mill, una location celebre perché si tratta del luogo da cui è partita la famosa corsa all’oro della California. A due mesi dall’impatto, i frammenti ritrovati sono stati in tutto 77, per un peso complessivo di 943 grammi. Il ritrovamento è stato particolarmente inaspettato, perché la velocità d’ingresso del meteorite nell’atmosfera (28,6 chilometri al secondo) era il doppio di quella considerata ottimale per riuscire a trovare dei resti a terra.

Sutter’s Mill è risultato appartenere alla classe di meteoriti che gli esperti chiamano condriti carbonacee, che contengono acqua e materiale organico (come amminoacidi), ma è molto diverso dai campioni raccolti finora. Infatti molti meteoriti di condrite carbonacea ritrovati in precedenza erano stati contaminati dalla permanenza sul suolo terrestre, mentre nel caso di Sutter’s Mill – poiché alcuni dei frammenti sono stati prelevati prima che fossero contaminati dalla pioggia – i ricercatori sono riusciti ad osservare nel meteorite alcuni elementi chimici che vengono solitamente scomposti dall’azione dell’acqua terrestre.

I risultati dell’analisi hanno quindi mostrato che il meteorite presenta una composizione chimica estremamente complessa e variegata, suggerendo come questa classe di meteoriti sia probabilmente molto più diversificata di quanto ritenuto fino ad oggi. In particolare nei frammenti sono state trovate tracce di oldhamite, un minerale che si scompone velocemente con l’umidità, e di composti idrosolubili come gli aminoacidi glicina e β -alanina, e l’acido γ-amino-n-butirrico

L’analisi dello spettro di riflettanza suggerisce inoltre una probabile somiglianza con un asteroide che verrà visitato dalla missione spaziale giapponese Hayabusa-2 nel 2018. Lo studio del meteorite di Sutter’s Mill permetterà quindi ai ricercatori di prepararsi al meglio per i campioni che verranno portati indietro dagli astronauti nipponici. 

Riferimenti: Science Doi: 10.1126/science.1227163

Credits immagine: Robert Beauford, University of Arkansas

2 Commenti

  1. “un’esplosione pari a quella di 4 chilotoni di dinamite” non ha senso, il chilotone è un’unità di misura della potenza degli esplosivi, non della dinamite. eppoi pesa più un kg di piume o un kg di piombo? 🙂

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