Svelato il mistero dei lampi gamma

I lampi di raggi gamma sono gli eventi più energetici mai osservati nell’Universo, e per anni sono rimasti un mistero. Ora un team di astronomi italiani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), coordinato da Massimo Della Valle, in un articolo pubblicato su Astronomy&Astrophysics è riuscito a chiarire il loro legame con le supernove. Questi lampi, la cui durata può variare da pochi millisecondi ad alcuni secondi e che si ripetono con frequenza di uno al giorno in regioni casuali del cielo, in pochissimo tempo liberano energia luminosa pari a quella che la Via Lattea emette in cento anni. La difficoltà nello studio di questi fenomeni sta, appunto, nella loro breve durata. Essi sono composti da raggi gamma, che sono onde elettromagnetiche come la luce visibile o i raggi ultravioletti, solo molto più energetici e con frequenze molto più elevate. Il gruppo dell’Inaf studiando l’alone ottico di uno di questi Grb (Gamma Ray Burst, Lampo di Raggi Gamma) ha trovato dopo 25 giorni di osservazione un’emissione luminosa di una supernova. Quando una stella di dimensioni almeno dieci volte maggiore di quelle del nostro Sole, esaurisce il carburante, a causa dell’enorme forza di gravità collassa su se stessa, liberando una grande quantità di energia sotto forma di esplosione. Oltre l’energia liberata da questa esplosione viene espulsa materia pesante a velocità prossime a quella della luce, questa fuoriuscita di materia ad alta velocità genera i lampi di raggi gamma. C’erano già alcuni indizi che facevano pensare a un collegamento tra supernove e Grb, ma l’analisi del gruppo di Della Valle ha chiarito parecchi dubbi. Nel dicembre 2003 verrà lanciata la sonda della Nasa Swift destinata a studiare i Grb. (si.t.)

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