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Mentre il paziente immaginava di scrivere, le parole pensate apparivano sullo schermo. Il dispositivo, che è ancora un prototipo, decodifica l'attività del cervello associata all'intenzione di scrivere e la traduce in testo

Bollare il Ghb come droga dello stupro è pericoloso: rischia di comprometterne lo studio e l'impiego terapeutico, che vedono l'Italia tra i paesi pionieri

Il particolato indebolisce la memoria e aumenta il rischio di demenza. Così afferma la prima metanalisi sul legame tra inquinamento ed effetti su ippocampo

Si chiama Divergent Association Task, e si può effettuare online in pochi minuti per ottenere una valutazione della propria creatività linguistica. La sua efficacia è stata dimostrata in uno studio pubblicato sui Prooceedings of the National Academy of Sciences

Crescere vicino ai boschi sembra migliorare lo sviluppo cognitivo e riduce il rischio di problemi emotivi e comportamentali per bambini e adolescenti. I risultati della ricerca, condotta da un gruppo di scienziati di Ucl e dell'Imperial College di Londra, potrebbero influenzare le future decisioni di pianificazione nelle aree urbane

I livelli di due neurotrasmettitori nel cervello possono indicare una maggiore o minore facilità a nella comprensione della matematica. Le sostanze in questione sono GABA e il glutammato. Ma c'è ancora molto da capire su come cambia la concentrazione di questi neurotrasmettitori

I sintomi neurologici, fra cui la perdita protratta di gusto e olfatto, si possono vedere nel cervello: un gruppo di volontari guariti da Covid-19 presenta una riduzione della materia grigia proprio nelle aree legate ai due sensi

Un team statunitense ha confermato gli effetti positivi di respirare gas esilarante sulla depressione resistente ai trattamenti, evidenziandone la durata del miglioramento e gli effetti collaterali a dosi differenti

Il neurofisiologo Fabrizio Benedetti illustra quanto fattori psicologici e sociali complessi come ansia, depressione, aspettative e interazioni sociali possano influenzare l’intero organismo fino a modificare il decorso di eventuali malattie

Un nuovo studio conferma alcune prove precedenti: il virus non attacca direttamente il cervello, che viene comunque colpito dall'infiammazione a causa dell'iperattivazione del sistema immunitario. La ricerca potrebbe aiutare a studiare meglio anche la stanchezza e i sintomi di long Covid