Tag: riproduzione
Scimmie urlatrici: più voce meno sperma
Uno studio su Current Biology mostra che le scimmie urlatrici con una voce più profonda sarebbero anche quelle dotate di testicoli più piccoli e, di conseguenza, in grado di produrre meno sperma
La coppia funziona? Ringraziate la nonna
Le nonne hanno influenzato la nostra evoluzione, così tanto che dobbiamo anche a loro l’alta percentuale di monogamia della specie umana. Perché?
Niente alcol per i futuri papà
Le abitudini alcoliche dei papà prima del concepimento possono influire sulla gravidanza e sul benessere del feto e del bambino. Ecco come
Perché esistono i maschi
Dal punto di vista dell’efficienza, la riproduzione sessuata non sembra vantaggiosa. Uno studio su Nature, però, sottolinea la sua importanza per la salute delle specie
Fecondazione assistita, meglio trasferire un solo embrione
Secondo uno studio pubblicato su Human Reproduction sarebbe la migliore strategia per ridurre le complicanze alla nascita in seguito a fecondazione assistita. Qualche dato dai paesi nordici dove la pratica è particolarmente diffusa
Uovo e spermatozoo, un incontro che fa scintille
Una serie di bagliori che accendono la cellula uovo: è quello che succede dopo la fecondazione. A immortalare il fenomeno, per la prima volta, è stato un gruppo di ricercatori statunitensi
Eterologa, cosa aspettarsi dalle linee guida
A breve il ministro emanerà le linee guida in materia di eterologa. Anonimato e gratuità della donazione i punti chiavi che dovranno essere tutelati nel documento del ministero
Così uovo e spermatozoo si riconoscono
Dopo la proteina della fertilità maschile, Izumo, trovata anche quella della fertilità femminile, chiamata Juno. È l’interazione tra Juno e Izumo che permette allo spermatozoo di riconoscere la cellula uovo e fecondarla
Se le femmine (d’insetto) hanno il pene
Le femmine hanno il pene e lo usano per ancorarsi alla vagina del maschio e ottenere lo sperma. Perché si sono evoluti così?
I testicoli determinano l’istinto paterno?
Gli uomini con i testicoli di dimensioni minori sarebbero più partecipi nell'allevamento della prole. È quanto suggerisce uno studio pubblicato su Pnas