Telepatia, reale o virtuale?

Sgombrare il campo dai dubbi sulla telepatia. Con questo scopo, i ricercatori dell’Università di Manchester hanno creato un programma di realtà virtuale che useranno per verificare se i soggetti di un esperimento sono in grado di comunicare per via telepatica. Il progetto nasce da una collaborazione tra la School of Computer Science e la School of Psychological Sciences della stessa università. Circa cento saranno i volontari che prenderanno parte all’esperimento, nel quale verranno dotati di un display tridimensionale posto sulla testa e un guanto elettronico. Il test prevede che due persone (amici, colleghi o familiari) siano posti in stanze separate senza alcuna possibilità di comunicare. Il programma mostrerà loro sui display vari oggetti di uso comune come ombrelli, palloni, telefoni. Uno dei due partecipanti potrà vedere un solo oggetto alla volta: gli verrà chiesto di sceglierne uno, di concentrarsi e di interagire con esso col guanto. L’altro vedrà l’oggetto prescelto insieme ad ‘oggetti-esca’ e dovrà indicare quello con cui crede stia interagendo il suo partner. Il sistema è stato creato per superare il rischio di manipolazione dei test che sono stati usati finora. Secondo Toby Howard, della School of Computer Science, l’ambiente virtuale rende impossibile ai partecipanti lanciarsi dei segnali o comunicare anche involontariamente. L’obiettivo a breve termine non è quello di provare o smentire l’esistenza della telepatia, ma piuttosto mettere a punto un metodo per una vera indagine scientifica. (t.m.)

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