Triste record di abbandoni

In Italia aumentano gli abbandoni di cani e gatti. E, quindi, il numero dei randagi. A lanciare l’allarme sono gli Animalisti Italiani, che hanno pubblicato sul loro sito i dati di un monitoraggio su 100 canili sparsi sul territorio nazionale. E’ emerso che durante i primi sei mesi del 2002, 150 mila animali da compagnia sono stati abbandonati con un incremento del 15 per cento rispetto allo stesso periodo del 2001, ma diverse modalità. Sono diminuiti, infatti, gli abbandoni sulle autostrade, mentre si è diffusa l’abitudine di “mollare” gli animali nei canili, nei rifugi e nelle campagne. Vittime del fenomeno, in misura maggiore rispetto agli anni passati, pure cani e gatti di razza. Gli animalisti denunciano la scarsa sensibilità delle persone, e il fatto che oggi in Italia sono previste pene leggere per chi abbandona gli animali, mentre non sono applicate le leggi sul randagismo. Che prevedono l’obbligo del tatuaggio, l’iscrizione all’anagrafe canina e la sterilizzazione. Troppo pochi inoltre gli alberghi e le spiagge attrezzati per ricevere gli animali domestici. La maggior parte di quelli che finiscono in strada muore di stenti, viene usata nei laboratori per la vivisezione o assoldata nei combattimenti clandestini, oltre ad essere causa di incidenti stradali pericolosi anche per l’uomo: più di quattro mila ogni anno, con una media di 40 feriti e 20 morti. (d.d.v.)

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