Categorie: Ambiente

Troppo caldo, addio Olimpiadi invernali

Pronti per Sochi 2014? Se siete appassionati di sport invernali, vi consigliamo di non perdervi nemmeno uno degli eventi dei giochi olimpici che stanno per iniziare in Russia. Anche perché potrebbero non avere vita troppo lunga. Secondo una ricerca basata su due studi pubblicati sulla rivista Current Issues in Tourism, infatti, i cambiamenti climatici in atto nel nostro pianeta renderanno impossibile, negli anni a venire, lo svolgimento delle Olimpiadi invernali in buona parte delle città che li hanno già ospitati. Gli scienziati hanno scoperto che, se le emissioni di gas serra dovessero continuare al ritmo attuale, solo 10 dei 19 siti che hanno ospitato i giochi finora potranno rifarlo entro la metà del secolo. Entro il 2080, ce ne saranno solo sei. Lo scenario potrebbe cambiare un po’ – ma non sarebbe comunque confortante – se le emissioni dovessero diminuire, in linea con quanto suggerito dall’Interngovernmental Panel on Climate Change (Ipcc): in entrambe le finestre temporali di cui sopra, solo la metà delle stesse città potrebbero ospitare i giochi.

“Certo, c’è sempre l’innevamento artificiale”, dice Daniel Scott, direttore dell’Interdisciplinary Centre on Climate Change della University of Waterloo in Canada. “Ma non basta. Se non si riesce, di notte, a produrre più neve di quanta se ne scioglie durante il giorno, i giochi saranno un fallimento”. Gli scienziati hanno anzitutto combinato i dati meteorologici con le proiezioni dell’Ipcc per esaminare le condizioni future nelle città in esame, studiando la probabilità che la temperatura minima giornaliera rimanga sotto lo zero. Dopodiché, hanno identificato i siti che potrebbero mantenere un manto nevoso di almeno 30 centimetri a quote più elevate – si tratta delle condizioni minime per cui si possa sciare su terreni lisci, spiega Scott: su terreni accidentati, invece, è necessario almeno un metro di neve. 

Le serie storiche, in effetti, mostrano che le temperature medie diurne nel mese di febbraio nelle città dei giochi sono in costante aumento: dagli 0°C degli anni venti-cinquanta si è passato ai 3,3°C dei sessanta-novanta e addirittura a 7,7°C nei duemila – un dato in parte attribuibile anche alle decisioni degli organizzatori, che col tempo hanno scelto di spostarsi in posti più caldi. Secondo questi parametri, comunque, i giochi olimpici del futuro non potranno certamente svolgersi in città come Sochi o Vancouver, città troppo vicine alla costa e dunque troppo calde. Bisognerà tornare in alta quota, insomma. Anche se questo potrebbe comportare diversi problemi logistici, legati al fatto che sarebbe estremamente difficile ospitare il pubblico che ogni quattro anni affluisce in massa per seguire l’evento. In ogni caso, senza le adeguate contromisure, sottolineano gli scienziati, sarà estremamente difficile celebrare il bicentenario delle Olimpiadi invernali, previsto per il 2124.

Via: Wired.it

Riferimenti: The Future of the Winter Olympics in a Warmer World – University of Waterloo

Credits immagine: der Knut/Flickr

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

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