Truffa coreana?

Tutti i giornali del mondo avevano titolato sulle cellule staminali “su misura”. Era maggio scorso, e la notizia che Woo Suk Hwang fosse riuscito a ottenere delle staminali specifiche per alcuni pazienti aveva suscitato scalpore. Soprattutto perché i dati venivano riportati su Science. Oggi, dopo che negli ultimi mesi le polemiche si erano fatte sempre più roventi, il medico coreano chiede ufficialmente alla rivista di ritirare il proprio articolo e ammette di aver commesso degli errori. Ma c’è di più. In un’intervista televisiva uno dei co-autori dello studio incriminato, Sung Il Roh, mette in dubbio anche l’effettiva esistenza delle linee cellulari descritte nel paper di giugno. Sebbene finora non abbia portato alcuna prova a supporto delle sue dichiarazioni, Roh afferma che Hwang gli avrebbe confidato di aver clonato sei linee di cellule staminali, che però andarono perdute a causa di un’infezione fungina e quindi non furono descritte nello studio. Le 11 linee di cui si parla nell’articolo di Science, quindi, esistono davvero? Hwang, attualmente in cura in un ospedale a seguito di un esaurimento nervoso, afferma di essere fiducioso e che presto riuscirà a dimostrare la fondatezza dei suoi risultati e che il ritiro dell’articolo è stata solo una mossa precauzionale. (l.g.)

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