“È un’operazione complessa. Sulla Terra, ci vuole pochissimo tempo: mia moglie è meravigliata del fatto che impiego meno di un minuto per completarla. Sullo Space Shuttle, invece, ce ne mettevo trenta”. Parole di Mike Mullane, ex astronauta Nasa, tre volte a bordo dello Shuttle (1984, 1988 e 1990). Mullane non si riferisce a una passeggiata all’aperto, né alla preparazione di un sandwich – attività notoriamente facili a Terra e laboriose nello Spazio – ma a qualcosa di molto più prosaico. I pudichi statunitensi la chiamano “number two”, da noi diciamo “fare la cacca”. Comunque lo si voglia chiamare, e al netto di facili ironie, quello delle deiezioni spaziali è un problema scientifico piuttosto serio, tanto che la stessa Nasa, lo scorso anno, ha indetto un concorso mondiale per raccogliere le idee migliori per la raccolta e il riciclo delle feci umane a bordo della Stazione spaziale internazionale (lo Space Poop Challenge: ci torneremo tra poco).
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più