Ulisse vestito da donna

Anthony A. Barrett
Livia. La first lady dell’impero
Edizioni dell’Altana 2006, € 26,00

Livia in fuga da Ottaviano con in braccio il piccolissimo Tiberio, in un viaggio clandestino insieme al marito Tiberio Nerone. Questa è una delle immagini su cui si sofferma nella biografia di Livia Drusilla Anthony A. Barrett, professore di storia e letteratura classiche alla University of British Columbia e autore di precedenti studi biografici dedicati a Caligola e Agrippina. L’episodio citato riassume perfettamente il concetto di “ironia della sorte” nei confronti di una donna che pochi anni dopo sarà la moglie dell’uomo da cui sta fuggendo, così come il figlio Tiberio ne sarà il successore come imperatore.

Lo scrittore statunitense ripercorre la storia dei due matrimoni di Livia, del suo ruolo politico durante l’impero di Ottaviano Augusto e poi in quello di Tiberio, dividendo il testo in due parti distinte, la prima riservata alla biografia vera e propria sviluppata in senso cronologico, la seconda più analitica, tematica, che affronta i ruoli rivestiti dall’imperatrice durante la vita: il suo privato; l’essere moglie di un imperatore e madre di un altro; i suoi rapporti con la ricchezza e il potere; la sua fama post mortem.

Il testo scorre con chiarezza, i termini latini spesso vengono tradotti per andare incontro al lettore medio, le sottigliezze storiche sono lasciate al corposo apparato di note e alle preziose appendici in fondo al volume. Il libro non è un romanzo, dato che Barrett non smette mai di citare le fonti classiche, Tacito e Svetonio in primis, e nonostante il titolo in italiano suoni davvero infelice, pur se forse necessario per il mercato statunitense, la correttezza scientifica non manca. Ne è garanzia la prefazione curata da Luciano Canfora, professore di filologia greca e latina all’Università di Bari.

All’autore va quindi riconosciuto il merito di partire sempre dal dato storico, calando ogni episodio biografico del personaggio centrale all’interno del più ampio contesto della storia di Roma. È così che il lettore scopre che il primo matrimonio dell’eroina del libro, quello con il poco noto Tiberio Claudio Nerone, avviene pochi mesi dopo le celebri idi di marzo del 44 a.C. in cui viene assassinato Giulio Cesare; che le successive scelte politiche del marito di Livia, in favore di Marco Antonio, porteranno la famiglia in esilio in Sicilia e in Grecia per sfuggire al nemico Ottaviano; che in seguito al ritorno a Roma Livia si fidanzerà proprio con Ottaviano che poi sposerà nel 38 a.C., mentre il suo primo marito morirà solo sei anni dopo, poco prima della battaglia di Azio che segnerà l’inizio del nuovo impero. Di qui in poi la vita di Livia è quella di una donna di potere, quello personale e quello da assicurare al figlio Tiberio avuto dal primo marito, una ragione di vita che culminerà con successo grazie all’adozione da parte di Ottaviano e la successione al trono, che condividerà con il figlio per quindici anni, fino alla morte sopraggiunta nel 29 d.C.

Il giudizio su Livia non può prescindere dall’epoca, in cui una donna di così alto prestigio era tale solamente in base al ruolo rivestito grazie ai legami familiari e alla capacità di gestire le relazioni, una capacità e una furbizia che a Livia valsero l’eloquente nomignolo affibbiatole da Caligola di Ulixes stolatus, ovvero Ulisse vestito da donna.