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Un gene lega obesità e diabete

Un gene difettoso che causa resistenza all’insulina potrebbe essere tra le cause dell’obesità. Ad affermarlo è uno studio di Philippe Froguel dell’Istituto Pasteur di Lille, e dei suoi colleghi dell’Imperial College di Londra, pubblicato su Nature Genetics. Attraverso uno screening genetico su 1225 bambini tra i 5 e gli 11 anni clinicamente obesi, e 1205 di peso normale, i ricercatori hanno scoperto che una mutazione ereditaria del gene ENPP1 contribuisce all’obesità nei bambini. Infatti i bambini obesi avrebbero una mutazione del gene superiore di due o tre volte alla norma. Il gene, quindi, porterebbe a contrarre precocemente il diabete di tipo II. Questo gene difettoso, presente nel 20 per cento della razza caucasica e nel 50 per cento della popolazione nera, produce una proteina che si lega ai recettori dell’insulina impedendo ad essa di farlo. L’insulina libera causa una maggiore produzione di glucosio nel fegato, e gli accumuli di glucosio diventano grasso. Inoltre indebolisce anche le secrezioni di insulina dal pancreas, accrescendo i rischi di contrarre il diabete di tipo II. “Il nostro studio mostra che l’insulino resistenza potrebbe essere una causa e non solo una conseguenza dell’obesità” ha commentato Froguel. Nelle tre generazioni di famiglie con il gene difettoso prese in esame, i ricercatori hanno notato obesità e occasionalmente diabete nei bambini, malattie che stanno appena iniziando a manifestarsi nei loro genitori e nonni. Il fatto che nelle nuove generazioni gli effetti del gene si vedano così precocemente deve essere imputato ai fattori ambientali, come lo spropositato consumo di cibi ad alto tasso glicemico e la scarsa attività fisica. (a.c.)

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