Carenza di organi: un maiale ci salverà?

Entro la fine dell’anno saranno effettuati nel Regno Unito i primi xenotrapianti sull’uomo. Ad annunciarlo è stata la Imutran, un’azienda farmaceutica inglese che ha sede a Cambridge. Gli organi utilizzati per i trapianti saranno quelli di alcuni suini, modificati geneticamente per impedire il fenomeno del rigetto. La stessa strada sarà percorsa dalla ricerca statunitense, tedesca e olandese.

In particolare, negli Stati Uniti saranno utilizzate le cellule del sistema nervoso dei suini per curare i pazienti affetti dal morbo di Parkinson. L’Italia, invece, non ha ancora preso una posizione ufficiale. Secondo i ricercatori del Comitato Nazionale di Bioetica Italiano, infatti, il rischio reale di trasmissione di malattie virali dagli animali agli uomini sarebbe alto. In Inghilterra, comunque, le sperimentazioni saranno regolamentate dalle normative emanate da un comitato governativo chiamato Xenotransplantation interim regulatory authority. Tra queste, anche quella che proibisce ai pazienti sottoposti ai trapianti di generare figli in futuro. (f.f.)

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