Un luogo sacro, un tempio per tutte le religioni, che non sarà edificato sulla Terra ma orbiterà nello spazio. Un stazione monastero che verrà finanziata dalla chiesa ortodossa russa. Il progetto è stato annunciato oggi dal patriarcato di Mosca, in occasione della Conferenza sull’uso civile dello spazio e del quarantesimo anniversario della missione di Juri Gagarin. E le aspettative sulla costruzione della stazione sono già alle stelle. “Sarà una Gerusalemme celeste”, hanno dichiarato le autorità ecclesiastiche, sostenendo di avere già a disposizione le risorse per realizzare il progetto. A trasformarlo in un successo ci dovrebbe invece pensare l’ente spaziale russo Energia, che si sarebbe impegnato a garantire un servizio navetta verso il luogo di pellegrinaggio spaziale. Anche la popolazione di Volvograd (l’ex Stalingrado) farà la sua parte: ha già lanciato una campagna in tutto il paese per raccogliere i fondi necessari a lanciare in orbita la nuova stazione. Il monastero celeste si chiamerà ‘Russia’. Un nome che suona tutt’altro che sacro a venti giorni dallo schianto forzato della Mir, la stazione spaziale sovietica in orbita da 15 anni. (p.c.)