Categorie: Società

Un party ai feromoni

Immaginate di essere a Londra, in un bar all’ultimo grido. Siete circondati da un gran numero di persone che girovagano intorno a voi, respirando a pieni polmoni il contenuto di alcune buste di plastica. Cosa contengono? Magliette, anche leggermente puzzolenti, indossate per tre giorni di seguito senza usare deodorante o profumo. No, non stiamo descrivendo uno di quegli strani, insensati sogni che a volte capita di avere. Si tratta dei famosi “pheromone party”, l’ultima moda in fatto di appuntamenti al buio, ispirati all’idea che l’odore giochi un ruolo chiave nella scelta di un partner sessuale. E anche la scienza è, in parte, d’accordo.

Infatti, uno studio dei ricercatori dello Stowers Institute for Medical Research pubblicato su eLife ha mostrato come i feromoni – le sostanze prodotte dalle ghiandole esocrine con la funzione di inviare segnali ad altri individui della stessa specie – sarebbero di fatto fondamentali per innescare il processo di accoppiamento nei topi. In particolare, una classe di recettori aiuterebbe gli esemplari maschi a rilevare i feromoni che indicano la presenza di una femmina, mentre un altro tipo di recettori è usato per capire se la femmina sta ovulando ed è pronta per accoppiarsi.

“E’ interessante notare che i singoli feromoni non fanno molto se presi da soli,” ha commentato Ron Yu, a capo dello studio, “Ma quando entrambi sono presenti insieme, gli esemplari maschi si sono mostrati propensi a corteggiare e accoppiarsi con le femmine.”

Poiché il cervello dei topi e quello degli esseri umani lavorano in modo simile, questi risultati potrebbero aiutare a capire alcuni comportamenti istintivi, come ad esempio il legame tra l’odore e l’eccitazione sessuale. “Nei mammiferi, si sa molto poco dei feromoni e del modo in cui i recettori li riconoscono,” ha aggiunto Yu.

Durante lo studio lo scienziato ha raccolto alcuni campioni di tessuto e ha cercato specificatamente cellule che rispondessero all’urina degli esemplari femmine. In questo modo, i ricercatori sono stati in grado di isolare le cellule e di capire che tipo di recettore avessero. In particolare, gli scienziati hanno identificato due nuove coppie di recettori finora sconosciute, che aiuteranno a fare luce sui meccanismi con cui il cervello dei mammiferi reagisce ai feromoni.

Alla luce di tutto questo, vale la pena spendere 12 sterline per incontrare l’anima gemella a un pheromone party? E’ ancora presto per dirlo. Fino ad ora, nelle due serate organizzate nella capitale inglese, a cui hanno preso parte più di 140 persone, si sono formate solo sei coppie.

Riferimenti: eLife doi: http://dx.doi.org/10.7554/eLife.03025.001

Credits immagine: Juan Felipe Rubio/Flickr

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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