Un premio al femminile

Un premio riservato solo alle donne. È il “For women in science”, assegnato a Parigi lo scorso 27 febbraio, che ha riconosciuto per la prima volta il contributo di cinque ricercatrici (Karimat El-Sayed, Fang-Hua Li, Ayse Erzan, Mariana Weissmann, Johanna M. H. Levelt Sengers) allo studio delle scienze della materia. Fino allo scorso anno le discipline premiate erano infatti solo le cosiddette scienze della vita.

Promossa nel 1998 dall’Unesco in collaborazione con il gruppo L’Oréal, l’iniziativa intende incoraggiare la presenza delle donne nella ricerca premiando ogni anno cinque famose scienziate, una per ogni continente, e assegnando quindici borse di studio a giovani ricercatrici di tutto il mondo.

Secondo un rapporto dell’European Technology Assessment Network, infatti, per raggiungere gli stessi livelli nella carriera scientifica o accademica, una donna deve essere 2,6 volte più brava dei suoi colleghi maschi. Così, “For women in science” è anche un modo per riscattarsi da un passato che non ha quasi mai preso in considerazione l’operato femminile in campo scientifico. Sono numerose infatti le scienziate che non hanno ricevuto il Nobel pur avendo partecipato a progetti premiati, come la biologa molecolare Rosalind Franklin, l’astronoma Jocelyn Bell-Burnell e le fisiche Lise Meitner e Chien-Shiung Wu.

Oltre all’ampliamento alla fisica delle discipline premiate, questa quinta edizione dell’iniziativa si distingue anche per la consistenza dei premi: alle ricercatrici (è andato un premio di 100 mila dollari e alle borsiste 20 mila dollari. L’elenco completo delle ricerche, con le foto delle scienziate e le loro biografie, è disponibile sul sito www.forwomeninscience.com. (r.p.)

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