Gli scienziati britannici hanno ingaggiato una vera e propria caccia alla barzelletta più divertente del pianeta. A tal fine, è stato istituito un sito Web, “Laughter Lab”, pronto a ricevere barzellette da ogni parte del mondo. Lo scopo: capire e spiegare perché ridere fa bene. Il progetto è stato lanciato da Richard Wiseman, insegnante alla University of Hertfordshire e, non a caso, psicologo. Non c’è dubbio, infatti, che l’ilarità sia fondamentale per il benessere psichico, ancor prima che fisico. Le spiritosaggini pubblicate dalla Rete saranno poi messe in relazione all’età, al sesso e alla provenienza geografica di chi le ha inviate. Inoltre, i visitatori del sito potranno dare il proprio contributo, fornendo ai ricercatori i propri giudizi sulla barzelletta migliore. Vi sarà, infine, un volontario su cui saranno studiati gli effetti delle burle, attraverso il monitoraggio del lobo frontale del cervello, la parte che si attiva durante la risata. Se l’esperimento è stato ben accolto da vari scienziati, si è però levata una voce contraria, quella dell’attore comico londinese Jimmy Carr. Egli ha sostenuto, infatti, che la simpatia suscitata da una barzelletta dipende da fattori impercettibili in Internet, quali l’intonazione, l’espressione del volto, il momento e le circostanze in cui viene raccontata. Ragion per cui, ha affermato, “sarebbe meglio condurre l’esperimento davanti a una platea vera”.(d.d.v.)
